Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
31 maggio 2011 2 31 /05 /maggio /2011 17:20

Bologna

e i portici

 

Occhieggianti file di portici
che si snodano.
In centro folla vociante, in tumulto,
calmi silenzi in periferia.
I l sole di sbieco entra
negli incavi, con una carezza furtiva,
e la pioggia dal vento portata
li sferza un poco, a malincuore.
Simili a frati incappucciati
nella quiete periferica,
coi calzari di cemento
s'arrampicano fino al Colle
dove la Madonnina vigila.
Coppie d'innamorati
teneramente allacciati,
sagome d'infermità disperate,
qualche randagio cane
di protezione in cerca,
processioni invocanti
verso il Colle, vanno.
Bologna il tuo passato vive
nei palazzi vetusti,
nelle mirabili Chiese,
nell'Università rinomata,
dove la medicina il suo vessillo innalza.
Bologna turrita città
provinciale e mondana,
di nobiltà occulta, obliata,
generosa quando doni,
d'amore colma per le tue donne,
violenta, crudele per un affronto,
per un'inaspettata provocazione.
Non ti dimentica il forestiero
coi tuoi portici,
anche così piccola,
in confronto alle lussuose metropoli,
dove in maggior profusione
l'agguato, la frode,
i crimini, gli scandali s'alternano.
Nella forzata immobilità
mia cara città,
rivederti non posso!
Sul palmo del e mani
il mio volto chino
con accorata nostalgia,
cosi ti penso.

 

   

  Tramonto

 

  L'ultimo raggio del sole
che declina
di rosso vivo,
si tinge.
Sulla tavolozza
della natura
un esperto pittore,
i l suo pennello
intinge,
e con insuperabile arte,
ogni contorno,
di luce, d'ombra
accarezza.
Dei passeri,
il lieto cinguettìo
si sparge,
come un richiamo.
Amici, amiche
sembrano,
che sul pianerottolo,
della casa propria,
i loro segreti
si confidano
e con allegria,
si salutano.
Nella stanza mia,
lentamente l'oscurità
s'addensa.
Ma c'è ancora
di tenue bagliore
un brivido,
che lo sguardo
percepisce.
In quel palpito
di chiarore
m'adagio,
come in una nenia
riposante,
per ogni sogno,
ogni desìo,
con dolce ritmo,
cullare.
Una curiosa falce di luna
s'affaccia
e la prima stella s'accende.
Le gelide luci del neon
sulla città,
incombono,
e ogni poetica suggestione
distruggono.
Ma nell'animo di coloro
che la poesia
coltivano,
la sua armoniosa beltà
intatta sarà,
perennemente.
A i sommi Poeti,
d'un tempo lontano,
nei tramonti
nelle quiete albe
che si susseguono,
la mia fronte,
chino, riverente.

Condividi post
Repost0

commenti